Storage external to the cloud

Si presenta ls necessita` di accedere a dischi dati esterni alla cloud. La macchina che ospita lo storage e` una macchina linux su cui si puo` installare il software di livello due di neutron, percio` puo` entare a far parte degli agent della cloud e accedere alle vm.

Configurazione

A questo punto lo storage e` entrato a far parte della cloud. Si puo` verificare con: (previo la creazione e source del file keystone_admin.sh):

   neutron agent-list

che il servizio sia attivo, e dallo storage:

   ovs-vsctl show

che esista il bridge br-tun e ci siano tutti i tunnel gre verso gli altri elementi della cloud.

   ovs-vsctl add-port br-int nfs0
   ovs-vsctl set interface nfs0 type=internal
    neutron net-show network-name

il network-name lo si trova con il comando neutron net-list

il numero individuato coincide con l'id del tunnel gre di quella rete. Per comodita` assegno lo stesso numero al vlan tag della porta. Supponendo che provider:segmentation_id sia 4

   ovs-vsctl set port nfs0 tag=4
   ip addr add 10.62.1.250/24 dev nfs0
   ip link set promisc on   
   ip link set nfs0 up

E` necessario definire i percorsi tra i tunnel gre e modificare il vlan tag in id-tunnel. I comandi sono:

   ovs-ofctl add-flow br-tun "table=22, priority=1, dl_vlan=4, action=strip_vlan, set_tunnel:0x4,output:3,output:4 (ecc.)"
   ovs-ofctl add-flow br-tun "table=3, priority=1, tun_id=0x4, actions=mod_vlan_vid:4, resubmit(,10)"

Dove la prima linea viene eseguita se il numero della vlan vale 4, quindi proviene dallo storage, toglie il tag, mette il tunnel id=4, (corrisponde al segmentation_id gia` trovato) e fa uscire il flusso su tutti i tunnel gre. Se ne puo` selezionare anche uno soltanto, per esempio se la porta 3 fosse quella del tunnel tra lo storage e la macchina che ospita la vm basterebbe mettere output:3. Il numero della porta si vede con

   ovs-ofctl show br-tun

La seconda linea serve per il percorso inverso, quello che arriva con tunnel-id 4, viene cambiato in vlan id 4 per poter passare dall'interfaccia nfs0.

Per rendere stabile la configurazione dello storage devono partire al boot openvswitch e neutron-openvswitch-agent; devono essere creati i files /etc/sysconfig/network-scripts/ifcfg-nfs0 e /etc/sysconfig/network-scripts/routes-nfs0, il primo per l'assegnazione dell'indirizzo, il secondo per la route statica se serve. Anche i comandi per i flussi vanno ripetuti al boot.

Procedura automatica per i flussi

Si puo` scaricare il tar file GRE-Icehouse.tar oppure GRE-Kilo.tar e installare rapidamente.

    cd /root
    tar xvf gre.tar
    cd GRE
    ./install.sh

Vengono chiesti la directory di installazione e i segmentation_id. Lo script configura i flussi, prepara lo script da eseguire al boot e lo mette in /etc/rc.local, mette nel cron lo script di controllo se ci sono nuovi tunnel e manda un mail a cloud-support se fa delle modifiche.

Debugging

Se qualche cosa non funziona, la prima cosa da verificare e` se la vm riesce a pingare l'ip dell'interfaccia nfs0. Se non ci riesce e` possibile che il tunnel gre tra lo storage e il compute node che ospita la vm in questione non sia stato stabilito. Le azioni da fare sono:

    ovs-vsctl show | grep -A1 "type: gre"

ottengo cosi` la lista dei tunnel con i relativi indirizzi ip

    service neutron-openvswitch-agent restart
    /root/ovs-gre/run-control

Per la lista degli storage e degli indirizzi ip: cliccare qui